Mi sono imbattuta in questo interessante articolo, che non parla di dieta, ne di integratori, ma mi sembrava interesante perche anche le essenze fanno parte della nostra vita. Mara
Eau de parfum o Eau de toilette: il mistero è svelato!
byCarlotta Borsari
Bisogna esprimere il profumo racchiuso nelle nostre anime!
Federico Garcia Lorca
Arrivati a questo punto, penso che sia giunto il momento di mettere i puntini sulle i e rivelare al mondo la risposta a un tormentone di cui solo io e le mie colleghe possiamo comprendere il peso: la differenza tra eau de parfum ed eau de toilette.
La maggior parte delle clienti di una profumeria, siano essi fedeli o no, almeno una volta nella loro carriera da cliente ci hanno rivolto la domanda “ scusi signorina ma che differenza c’è tra un’eau de parfum e un’eau de toilette?” E molto spesso la risposta arriva dalla cliente stessa “signorina l’eau de parfum è quello che dura di più e l’eau de toilette meno, vero? Lo dice anche il prezzo.”
Per l’ennesima volta l’altro giorno, durante le mie otto ore lavorative, è entrata una signora che si rivolge a me con grazia e carineria dicendomi “Scusi signorina non voglio interromperla ma ho bisogno di lei. Sono alla ricerca di un profumo ma io non capisco proprio mi devo comprare un’eau de parfum o un’eau de toilette. Mi scusi l’ignoranza ma io non ho proprio mai compreso la differenza”.
La mente è volata subito a Gushmag e allora questo sabato ho deciso di dedicare un articolo a questa differenza che per noi ragazze di profumeria è un tormentone.
In parole povere la differenza tra le due risiede nella concentrazione di alcool e di oli essenziali.
Una fragranza che porta la denominazione “Eau de parfum” è una fragranza che contiene fino al 50% di oli essenziali e di conseguenza la sua struttura olfattiva si sviluppa maggiormente nelle note di cuore e di fondo indi per cui ci si trova di fronte ad una fragranza molto più intensa e duratura.
Nelle fragranze che riportano la denominazione “Eau de toilette”, si trova una concentrazione massima di oli essenziali pari al 10% e la struttura olfattiva si sviluppa di più nelle note di testa.
Prima di proseguire ed entrare nel dettaglio vi voglio anche spiegare note di testa, cuore e di fondo che sono spesso chiamate in causa da noi profumiere quando si cerca di spiegare ai clienti un profumo, la sua persistenza e la sua struttura.
Ogni profumo basa la sua esistenza su una piramide olfattiva basata su note di testa, note di cuore e note di fondo. È da questa piramide olfattiva che dipende anche la classificazione delle fragranze come v’illustra l’immagine sottostante.
Note di testa. Sono quelle che percepite immediatamente appena è vaporizzato un profumo che sia sulla vostra pelle o su una moillettes. Le note di testa sono le molecole più piccole che formano una fragranza e sono quelle che più velocemente evaporano. Loro sono il biglietto da visita di un profumo, la cosiddetta prima impressione. Le note di testa sono, nella maggior parte dei casi, composte dagli odori più forti ma da una composizione volatile. Gli odori emanati dalle note di testa sono tradizionalmente definiti freschi, taglienti o assertivi.
Note di cuore. Sono quelle che emergono appena svaniscono le note di testa. Sono la parte centrale di ogni fragranza, appunto per questo denominate di “cuore”. Sono molecole più morbide e avvolgenti, possono essere considerate quelle in grado di conferire a una fragranza il suo carattere definitivo. La loro durata può variare dalle quattro alle sei ore. Per comprendere se un profumo fa per noi, oppure no, è il caso di attendere dieci minuti dalla vaporizzazione sulla pelle, tempo che necessitano le note di cuore per presentarsi.
Note di fondo. La loro apparizione avviene dopo trenta minuti/ un’ora dalla vaporizzazione sulla pelle. Sono le molecole più grandi e resistenti, sono quelle che “si attaccano alla pelle e non la mollano più”. La loro persistenza è palese se si pensa che una volta vaporizzata una fragranza su un capo d’abbigliamento, il suo odore persiste anche fino a tre giorni. Le note di fondo rappresentano la personalità di un profumo. Nella maggior parte dei casi, sia che si tratti di fragranza femminile sia che si tratti di fragranza maschile, le molecole di fondo tendono ad appartenere alla famiglia dei muschi o dei legni.
Detto ciò possiamo entrare meglio nei dettagli ed esplicare che non si può effettuare solo una semplice differenza tra eau de parfum ed eau de toilette. La cosa è molto più complessa quindi la risposta data all’inizio dell’articolo è valida ma va presa a carattere generale.
Punto 1. Esistono differenti tipologie di fragranze.
Parfum o Extrat o Essenza.
Eau de Parfum.
Eau de Toilette.
Eau de Cologne.
Eau Fraiche.
Punto 2. La classificazione dipende solo ed esclusivamente dalla percentuale degli oli essenziali (definiti anche come composti aromatici).
Parfum o Extrat o Essenza: dal 15% al 30% (per le varianti più intense si ha una percentuale di 40%).
Eau de Parfum: dall’8% al 15% (per le varianti più intense si ha una percentuale di 20%).
Eau de Toilette : dal 4% all’ 8%.
Eau de Cologne: dal 3% al 5%.
Eau Fraiche : < del 3%.
Punto 3. Tutto il resto che non è oli essenziali, è un mix di acqua e alcool.
Parfum o Extrat o Essenza: oltre che oli essenziali l’altro componente è solo ed esclusivamente alcool come solvente. In questa tipologia di fragranza non è prevista la presenza di acqua.
Eau de Parfum: 80% alcool e il restante acqua.
Eau de Toilette: 90% alcool e il restante acqua.
Eau de Cologne: 70% di alcool.
Eau Fraiche: 80% di alcool e il restante acqua.
Punto 4. Esistono profumi senza alcool.
Sono molto rari, molto delicati e poco persistenti. Sono adatti per le pelli molto sensibili e facilmente irritabili. Oppure possono essere considerati una valida scelta al profumo nel periodo estivo quando, anche l’idea di indossare una fragranza agrumata e leggera può essere pesante.
Punto 5. La persistenza di un profumo non dipende solo dal profumo in sé.
La persistenza di un profumo sulla vostra pelle dipende da tre fattori: ph della pelle, tipologia di pelle, concentrazione dell’essenza.
Studi scientifici riportano il fatto che “il PH della pelle varia leggermente da persona a persona, questo comporta che a un valore di PH basso (acido) l’essenza contenuta si combini in maniera differente rispetto a una pelle con un valore di PH alto (neutro o basico). Inoltre un PH basso contribuisce a ridurre in maniera sensibile la persistenza del profumo. Come è facile intuire la pelle è il vero componente essenziale per la buona riuscita di un profumo in termini olfattivi e di durata. Questo però non deve farci generalizzare il problema: se un profumo non resta a lungo sulla propria pelle, questo non significa che si deve smettere di utilizzare profumi, ma che semplicemente si deve trovare quello più adatto al tipo di pelle che si possiede, attraverso varie prove” [http://www.profumini.net]
È LA TUA PELLE A DECIDERE COSA TI RAPPRESENTA DI PiU’!
Cari miei lettori direi di avervi svelato molte cose in questo articolo. Magari molti di voi ne erano già a conoscenza e altri no. A prescindere da questo spero di esservi utile come sempre perché…nella vita ogni persona, ogni cosa, ogni momento, ogni istante ha un profumo…anche il ricordo!
Indelebile nelle mie molecole
Irene Grandi -gushmag.it
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